POSIZIONE | 2° SERIE B EST EUROPA |
DATA ISCRIZIONE | 04/12/2019 |
ULTIMO ACCESSO | 10/12/2024 alle ore 18:26 |
ANNI | 72 |
CITTA' | VIGALZANO |
REGIONE | TRENTINO ALTO ADIGE |
STIPENDI | 457.240 |
SPONSOR | 310.000 |
VALORE SQUADRA | 18.376.200 |
ETA' MEDIA GIOCATORI | 30.3 |
MEDIA TOP 11 | 862 |
LA STELLA | EDGAR GALAVIS DS 950 |
RANKING MONDIALE | 179° POSTO |
RANKING CONTINENTALE | 21° POSTO |
LAOTSE 4-4-2 238 | 4 - 0 | SERRA VENERDI 3-5-2 201 |
08/12/2024 - E' solo sbronzo... |
Una preoccupatissima Ernesta Tuttabaci in aderentissimo camice bianco (anchecomeinfermierafareilamiaporcafigura), accorsa nella saletta privata di Gamparini chiamata da un inserviente, dopo aver cercato invano di svegliare il presidente che non dava segni di vita, telefonava al medico personale di Gamparini che, accorso, ne ordinava il trasporto in ambulanza.
“E’ grave dottore?” “E’ solo sbronzo, ma così sbronzo che gli ci vorranno almeno due settimane di cura disintossicante.” “Questo ubriacone impenitente deve avere ormai il fegato duro come un sasso, anzi come un diamante visto quanto spende in vini.” Il commento di Gofredo Enautergot mentre, aiutato da un cameriere, sollevava Gamparini da terra per riporlo sul divano in attesa dell’ambulanza. “Ecco qua!” Aggiungeva poco dopo raccogliendo da terra una bottiglia vuota di Chateau Le Pin del 2010: “Quattromila euro ingollati come fosse gazzosa!” Non gazzosa , ma chiare e scure, sensibilmente più economiche, ingollavano i tifosi accorsi in massa alla birreria “4 Boccali” all’entrata della quale era appeso un cartello: “Domani chiuso! (Anche se il Lao Tse dovesse vincere.)” “Si va a caccia di “Birre cubane…” Il commento ironico di un tifoso. Chi non si poneva obiettivi ironici nel suo sproloquiare era il ragionier Calcoletti: “…chiuso hic proprio domani hic che Guardiola hic dovrebbe firmare hic il contratto hic lo strudel hic va fatto con le hic mele Golden hic molto hic mature hic mia zia Brigitte hic ci metteva le noci e i fichi secchi hic e veniva hic hic così buono hic che i vicini hic suonavano il campanello hic con la scusa di chiedere hic qualche cosa hic per farsene hic dare una hic fetta…” A caccia di “Birre” ma non cubane, anche un DT Maneggioni diretto frettolosamente verso il locale Night Club “La Passerina.” Chi ormai aveva abbandonato ogni idea di andare a caccia di “Birre” era l’anziano tifoso del Lao Tse, che però non abbandonava l’abitudine a intrattenere i passanti con i suoi commenti: “…ormai le nostre leggiadre signorinelle non si trattengono più nel zompettare per il campo a fine partita e poco ci manca che si mettano a ballare la macarena. Nemmeno avessero appena vinto la finale di Champions. Come se Gaio Lucio Settimio dopo la non decisiva vittoria nella battaglia del Guadalquivir fosse rientrato a Roma con i legionari ballando Las Sevillanas. Ai miei tempi, eravamo nel ’38, vincemmo l’ennesima partita con 4 reti di scarto con una compagine di fondo classifica. Rientrando negli spogliatoi ci attendeva l’allenatore Bombacci, mani sui fianchi: “…devo dire che mi sento messo a dura prova. Avendo io pure un cuore e dei sentimenti mi verrebbe da esaudire quello che voi certamente, e devo dire ragionevolmente, di sicuro pensate; di meritare delle lodi e magari un premio partita. Anche se l’ultima partita era piuttosto scontata devo ammettere che il filotto di vittorie è consistente e questo rende ancor più doloroso per me non assecondarvi. Ma se lo facessi, dei pezzi d’asino quali voi siete, pensereste che ormai è fatta e che potete concedervi di andare tranquilli a gozzovigliare presentandovi cotti compromettendo le prossime partite. I venti giri di corsa del campo non li evitammo ma non ne furono aggiunti ed evitammo pure “visite alle miniere”. Chi non poteva evitare la rituale intervista a Mi Son Ki era un ormai rassegnato Remo Sarcastico: “Mister, ormai è fatta! Promozione certa:” “Dice il saggio: Quando cammini, cammina. Quando mangi, mangia.” Remo Sarcastico, rimaneva a guardare Mi Son Ki allontanarsi sorridente sulla sua inseparabile due ruote, con lo sguardo perso, incapace di ogni commento. Noi, seppure non per incapacità, evitiamo qualsiasi commento e ci limitiamo al solito brindisi ben augurante a base di un eccellente Boca 2020 di Le Piane. |
04/12/2024 - Ci siamo sbagliati... |
Dopo la quarta bottiglia vuota di Hermitage Le Pavillon 2012 di Chapoutier che andava ad infrangersi contro la parete seguita da urla beluine una demoralizzata Ernesta Tuttabaci si arrendeva e indossato un fasciante “giubotto antiproiettile” e un caschetto protettivo apriva lentamente l’uscio della stanza e introducendo il capo con prudenza:
“Presidente, ci siamo sbagliati, il Lao Tse ha vinto!” “Ancora uno scherzo del genere e vi mando tutti a pulire le strade. Se ne vada e mi mandi Enautergot.” Naturalmente non si erano sbagliati i tifosi che affollavano la birreria “4 Boccali” dove uno sfinito Fresconi, gestore del locale sbottava: “Basta! Domani chiudo e vado a Cuba.” Cambiava poco, anche si fosse sbagliato, per il ragionier Calcoletti che, a prescindere dal risultato, non mancava mai di occupare il suo posto vicino al bancone di mescita che, munito di passamano, gli permetteva di aggrapparsi quando le gambe cominciavano a cedere, ovvero dopo la quarta o la quinta Pils, e non mancava nemmeno di importunare Fresconi con i suoi sproloqui: “Se Pep Guardiola hic rifiuterà hic la nostra hic proposta, abbiamo hic pronta la hic soluzione di riserva hic per il pasticcio il macinato hic deve essere di carne hic scelta e cotto con le verdure hic mia zia Clotilde ci faceva hic pure uno strato hic di spinaci hic con molto hic formaggio grattugiato hic hic e era così hic buono hic che il medico condotto hic per farsi hic invitare hic si presentava hic con la scusa di vedere hic come stava hic hic…” Non si poteva sbagliare nemmeno l’anziano tifoso del Lao Tse che a prescindere dal risultato non mancava di intrattenere i passanti con le sue arringhe: “…non bastava che le nostre gaie donzelle zompettassero per il campo sollecitando ole, non bastava che i giornaletti locali li esaltasse a dismisura, ora arrivano pure gli sperticati elogi del sindaco nemmeno fossero già approdati in prima serie o avessero vinto la Champions. Come se Cesare avesse proposto la nomina a senatore di un cittadino romano per aver vinto qualche partitella agli Astragali. Ai miei tempi, eravamo alla fine del ’39 vincemmo l’ennesima partita con quattro gol di scarto. Al rientro negli spogliatoi ci attendeva l’allenatore Bombacci che dopo un lungo silenzio prese la parola: “Che dire…certo non posso esimermi dal rendervi riconoscimento per questa ulteriore vittoria. La Società stessa mi incarica di riportare la soddisfazione del presidente che mi ha raccomandato di tenere nel giusto conto quanto da voi fin qui fatto. Per dimostrare concretamente la soddisfazione la società ha messo a disposizione una somma di denaro da utilizzare per voi a mia discrezione. Ora se voi foste personcine con la testa sul collo, avrei potuto pensare a dare a ciascuno di voi un premio partita ma siccome ho a che fare con dei pezzi di quadrupede, se io lo facessi voi correreste a sperperare il denaro in qualche birreria o in qualche bordello e tornereste stracotti ai prossimi impegni. Ho pensato quindi, come ricompensa, niente giri del campo e tutti in gita premio. Fummo condotti a visitare le ex miniere della Montecatini dove dovemmo provare, venti minuti a testa, i martelli pneumatici da 45 kilogrammi.” Noi certo non possiamo sbagliarci ne sul risultato ne sul liquido enoico con cui fare il rituale brindisi ovvero un ottimo Gattinara Valferana 2020 di Nervi. |
01/12/2024 - Vinto o non vinto... |
Su consiglio di una preoccupata Ernesta Tutttabaci, Gamparini si sottoponeva, obtorto collo, ad una visita medica di controllo:
“Si sbrighi dottore che ho cose urgenti da fare!” Uscito dalla stanza, dopo la visita, il dottore veniva fermato da Ernesta Tuttabaci. “Come ha trovato il presidente dottore?” “Se non smette di bere prima o poi gli becca un coccolone! Cos’è che ha di così urgente da fare il presidente che mi ha quasi cacciato?” “Deve organizzare i suoi festini. Ogni volta che la squadra vince organizza la gozzoviglia che dura anche una notte intera. Purtroppo la squadra sta continuando a vincere.” “Voi ditegli che ha perso.” “E’ un’idea dottore, grazie.” Poco dopo Ernesta Tuttabaci in aderente tuta prottettiva doppia felpa bussava all’uscio della saletta dei ricevimenti: “Presidente purtroppo il Lao Tse Ha perso.” "Io vi caccio tutti! Branco di incompetenti incapaci!” Solo grazie all’elmetto precauzionalmente indossato Ernesta Tuttabaci evitava che, la bottiglia, naturalmente vuota, di Les Saint Georges 2010 di Henry Gouges, scagliata da Gamparini, facesse più danni sfiorandola e andando a frantumarsi sulla parete di fronte. Impossibile ingannare sul risultato della partita i tifosi che infatti affollavano la birreria “4 Boccali” di un super-indaffarato alle spine Fresconi. “Vinto o non vinto tra un po’ chiudo baracca e me ne vado due settimane in quel di Cuba:” Vinto o non vinto, il DT Maneggioni non rinunciava alle sue visite al locale night club “La Passerina", così come non rinunciava l’anziano tifoso del Lao Tse ai suoi commenti che, brandendo una copia della “Gazzetta de Noantri “, rivolgeva ad alcuni divertiti passanti: “…ci si mettono pure i giornaletti a esaltare le nostre leggiadre donzelle non bastassero i loro pavoneggiamenti del dopo partita nemmeno avessero vinto almeno la coppa di lega. Come se Pirro per aver vinto due battaglie avesse dato per scontato di aver sconfitto i romani che infatti lo bastonarono poi di santa ragione sotto la guida di Manio Curio Dentato. Ai miei tempi, eravamo alla fine del ’38, vincemmo con quattro gol di scarto contro il Littorio, squadra di classifica medio alta. Rientrati negli spogliatoi ci attendeva l’allenatore Bombacci, mani sui fianchi: “Non metto in dubbio che sia un vostro pieno diritto essere soddisfatti per il filotto di vittorie ottenuto Ci mancherebbe altro… Non potrei nemmeno biasimarvi se riteneste di meritare degli elogi, o financo un premio partita. Se io avessi a che fare con personcine responsabili mi preoccuperei io stesso di intercedere presso la società in tal senso, ma poiché ho a che fare con dei pezzi d’asino se io vi assecondassi correreste a gozzovigliare e divertirvi e vi ripresentereste cotti agli allenamenti compromettendo il resto della stagione. Inutile dire che non evitammo i 20 giri di corsa del campo ma in compenso non ce ne furono aggiunti altri.” Noi ci limitiamo al dovere di cronaca e, vinto o non vinto, non rinunciamo al brindisi rituale questa volta a base di un eccellente Amarone della Valpolicella 2019 di Monte Santoccio. |
27/11/2024 - Soiree ad inviti... |
Soiree elegante ad inviti presso la sede presidenziale per festeggiare la fine del girone di andata. Madrina della serata, ad accogliere gli ospiti, una smagliante Ernesta Tuttabaci in elegantissimo, fasciato abito da sera rosso tramonto con decolleteè e vistoso spacco laterale (ilvinosaràbuonomac’èdimeglio). Invitati, introdotti al loro arrivo, dal sommelier privato di Gamparini Gofredo Enautergot, il quale era stato incaricato di accertarsi che gli ospiti fossero muniti di un pass valido, ovvero del vino che non fosse sotto la soglia dei 500 euro di valore a bottiglia. Giungevano nell’ordine tra gli altri: Il cavalier Vinicio della Vigna recante una cassa di Brunello Riserva Biondi Santi 1999; I barone Baldovino d’Alba recante una cassa di Barolo Monprivato 1990 di Mascarello; il Marchese Claude Bourgognon e consorte recanti una cassa di Chambertin 1990 di Armand Rousseau. Chiudevano la lista dei partecipanti il barone Felice Riccastro e signora recanti tre magnum di Barolo Monfortino 1988 di Giacomo Conterno.
Poco si conosce del festino tranne che si è protratto fino all’alba con musica e non meglio specificati "giochi di società". Unica indiscrezione trapelata, un commento di Enautergot riferitoci da un inserviente: “Questa banda di viziosi impenitenti si ingozzano vino per il valore del PIL di un paese del terzo mondo e se gli fosse servito del liquido taroccato nemmeno se ne accorgerebbero.” Nessun pass per accedere alla birreria “4 Boccali” dove Fresconi, dato il notevole afflusso di avventori, ripristinava il bevi 3 paghi 2. Non poteva non approfittarne un ragionier Calcoletti che, dopo alcuni giri di Pils, già farneticava aggrappato al bancone: “…per la prossima stagione hic sono in predicato hic due hic grossi nomi hic manca hic solo hic qualche dettaglio hic una sera hic eravamo hic sulle rive hic del Don hic vedemmo scorrere del liquido dentro hic la trincea hic il capitano hic gridò: “I russi allagano le trincee. Tutti fuori all’attacco!”. Vagammo a vanvera hic tutta la notte hic per la campagna hic solo al mattino hic hic rientrati in trincea hic scoprimmo che un commilitone hic la sera prima hic se l’era fatta hic addosso hic hic signorina hic non vede che ho hic il bicchiere hic vuoto?” Senza pass ma con cartellino “Press” in vista, un tutt’altro che entusiasta , Remo Sarcastico affrontava, obtorto collo, Mi Son Ki per la rituale intervista: “Mister si vince ancora. Promozione ormai certa?” “Dice il saggio: A volte non ottenere ciò che si vuole è un colpo di fortuna incredibile.” Mentre un come al solito sorridente Mi Son Ki si allontanava sul suo velocipede Sarcastico commentava: “Incredibile come anche un cretino conclamato possa allenare una squadra di calcio.” Noi riportiamo senza giudizi o commenti. Ci concediamo altresì un brindisi alla nostra compagine benemerita a base di un intrigante Santa Maddalena Vigna Hub 2022 di Georg Ramoser. |
23/11/2024 - "il presidente si è ripreso..." |
Dopo aver bussato, Ernesta Tuttabaci entrava nella saletta privata di Gamparini, il quale ancora frastornato apriva gli occhi guardandosi intorno disorientato:
“Presidente! Abbiamo vinto!” Ernesta Tuttabaci, uscendo dalla stanza, incontrava il sommelier privato di Gamparini Gofredo Enautergot: “Il presidente si è ripreso. Dice di preparare tre casse di Biondi Santi Riserva 2010.” “2010 Riserva…prima o poi a questo ubriacone impenitente, qualcuno gliela riserva, ma una stanza in clinica.” Tutt’altro che ripreso il ragionier Calcoletti rintracciato, dopo qualche ora di ricerche, nella saletta attigua al salone dei ricevimenti, seduto con la schiena appoggiata alla parete, con accanto quattro bottiglie vuote di prosecco avanzate dalla serata del rinfresco, farfugliante nel sonno: “…lei signor hic Messi hic si pentirà hic amaramente di non aver hic hic accettato hic la nostra proposta hic signorina hic lei saprebbe fare hic i pizzoccheri hic mia zia Caterina hic hic non mi dica signorina hic che non hanno hic più vino hic hic…” Ripreso, invece, il sold-out alla birreria “4 Boccali” sede del Lao Tse Fan Club dove un indaffaratissimo Fresconi con la mani alla manetta delle spine e la mente ai Caraibi sospirava: “Perderanno prima o poi un paio di partite di fila…” Non aveva bisogno assolutamente di riprendersi l’anziano tifoso del Lao Tse quanto mai arzillo mentre intratteneva alcuni divertiti passanti: “…rieccole le nostre leggiadre donzelle a invocare ole per una vittorietta contro l’ultima in classifica prendendo pure due pere. Come se Cesare fosse tornato a Roma pavoneggiandosi dopo averle quasi prese da Pompeo nella battaglia di Durazzo. Ai miei tempi, eravamo verso la fine del’38, vincemmo con l’ultima in classifica per 5 a 2. Rientrando negli spogliatoi ci attendeva l’allenatore Bombacci che, dopo un lungo attimo di silenzio, fattici schierare prese la parola: Immagino che voi siate soddisfatti della vittoria e convinti di aver fatto il vostro dovere. Devo ammettere che simile convinzione sia più che comprensibile al punto che, avendo anch’io un cuore, sono stato molto indeciso sul da farsi, ma infine, sapendo con che pezzi di quadrupede ho da fare, se io avessi ceduto a simili sentimentalismi, nelle vostre testoline si sarebbe fatta strada l’idea che prendere due pere dall’ultima in classifica, vincendo la partita, sia dopo tutto un quisquilia e scendereste in campo pensando allegramente che qualche golletto si può tranquillamente prendere mettendo a rischio il risultato. Ai canonici 20 giri del campo di corsa ne dovemmo aggiungere 10, ovvero 5 per ogni gol incassato. Non si era affatto ripreso dall’ultima intervista l’inviato sostituto della “Gazzetta de Noantri” Ciro Pennetta, suo malgrado ad attendere Mi Son KI: “Mister si torna a vincere. Promozione ormai scontata?” “Dice il saggio: Non cercare la verità; smetti solo di avere opinioni, e camminerai libero e indisturbato.” Inutile il tentativo da parte di uno stordito Ciro pennetta di reggersi ad una ringhiera mentre un serafico e sorridente Mi Son Ki si allontanava lesto sulla sua inseparabile due ruote. Stramazzato, il Pennetta doveva essere soccorso da un passante che mentre lo sorreggeva cercava di comprendere l significato le prole senza senso dette dallo sfortunato cronista. Noi come l’anziano tifoso non abbiamo necessità di riprenderci, non per questo rinunciamo ad un brindisi che dedichiamo alla nostra, si fa per dire, “indomita” compagine con uno sfiziosissimo calice di San Marco 2020 di Castello di Rampolla. |